Philippe Sand, La strada verso est, 2017, Guanda, Milano.
Philippe Sand, avvocato che insegna al London College, si mette sulle tracce di suo nonno Leon attraversando i drammi della seconda guerra mondiale, le persecuzioni degli ebrei, il processo di Norimberga. Affrontando un tema squisitamente giuridico (la sottile differenza tra il concetto di "crimini contro l'umanità" e quello di "genocidio") l'autore ripercorre le vicende dei protagonisti del processo di Norimberga, in un intreccio appassionante con le vicende della propria famiglia e della Polonia. Dal punto di vista della ricostruzione storica risultano particolarmente interessanti le modalità d'indagine, gli incontri con i protagonisti o i figli dei protagonisti, le ricerche d'archivio, la trama di relazioni che permette di rievocare pagine drammatiche e tragiche della nostra storia recente. Sullo sfondo di Auschwitz, Treblinka, Madajnek si snodano le vicissitudini dei due giuristi che hanno influenzato, direttamente o indirettamente, lo svolgimento del processo: Hersch Lauterpacht e Raphael Lemkin, i cui destini si intrecciano con quelli dei tantissimi ebrei perseguitati dal nazismo. Gli incontri con Niklas Frank, figlio del governatore dalla Polonia Hans Frank, raccontano una ricerca non solo documentale, ma anche sentimentale, tra gli archivi della memoria.